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Il ruolo dei fattori psicologici nella sperimentazione in adolescenza
L’adolescenza, secondo diversi studi, è l’età in cui si entra in contatto per la prima volta con le sostanze e si sperimentano la maggior parte di queste. L’adolescente è chiamato a rispondere a dei compiti evolutivi, ha bisogno di scoprire se stesso, la propria identità, per questo vi è un intrinseco bisogno di sperimentare.
Ma quali sono le motivazioni che possono spingere un ragazzo a sperimentare le sostanze?
Tra le principali che sono state collegate all’uso di droghe, si possono evidenziare le seguenti ( Ravenna M., 1997): la facilitazione sociale: riguarda l’uso di sostanze per facilitare il rapporto con gli altri, agevolare la comunicazione e la condivisione di sentimenti ed esperienze tra coetanei. Inoltre, l’assunzione in gruppo di una certa sostanza può aumentare la percezione di similarità tra i membri del gruppo di amici, utile per la coesione del gruppo;
la reputazione sociale: l’avvicinamento alle sostanze non è solo connesso alla socialità, ma anche al bisogno di esprimere la propria reputazione sociale. Gli adolescenti che fanno uso di sostanze presentano agli altri, consapevolmente o inconsapevolmente, un’immagine di sé quale trasgressiva, attribuendo a queste caratteristiche un valore positivo; l’ampliamento del Sé:
l’adolescente potrebbe avvicinarsi alle sostanze, in quanto esse danno la possibilità di accedere a diverse immagini di se stessi, che spesso differiscono dal Sé reale percepito come incompleto o non soddisfacente, così da avvicinarsi a modelli e Sé ideali; la regolazione delle emozioni:
l’uso delle sostanze può essere motivato anche dal voler regolare e controllare i propri stati emozionali, ridurre le sensazioni e le emozioni vissute come spiacevoli e fare esperienza di stati emotivi positivi;
la ricerca di sensazioni forti: in adolescenza risulta essere presente il bisogno di ricercare nuove sensazioni (sensation seeking) e sia una certa propensione ad assumere rischi a livello fisico e sociale, sia la ricerca del divertimento e la curiosità di sperimentare sensazioni forti e nuove per contrastare una visione del mondo come noioso e ripetitivo;
la riduzione di stati di disagio: l’uso di sostanze può essere motivato da un desiderio di riduzione del disagio percepito dall’adolescente che, proprio in questo periodo specifico dell’arco della vita, spesso sente di non rispondere efficacemente alle richieste dell’ambiente;
l’aumento delle prestazioni: le pressioni sociali e la forte competizione interpersonale potrebbero spingere l’adolescente a considerare le sostanze come un valido aiuto per migliorare le proprie prestazioni e diminuire il divario tra i propri “limiti” personali e le richieste dell’ambiente.
Qualunque sia la motivazione che spinga l’adolescente a sperimentare una o più sostanze, non è detto che ciò porti poi ad una dipendenza, potrebbe rimanere un comportamento sperimentale così come altri messi in atto durante questa età. Tale sperimentazione non va tuttavia banalizzata ma compresa ed interpretata alla luce del senso e significato che ha per quell’adolescente.
Lo sapevi che:
L’ Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) è l’organo ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità che informa e forma in materia di tabagismo, alcolismo, tossicodipendenze e doping. E’ rivolto sia agli operatori sanitari che ai cittadini. Sul sito dell’osservatorio è possibile trovare i numeri verdi istituiti contro fumo, alcol e droga.
Dubbi e domande:
Chiara, Ho incontrato il mio ex con degli amici e ho capito che fa uso di cocaina…